mercoledì 20 febbraio 2019

Gazzetta del Sud - Lettera aperta ai vertici aziendale e alla Regione Calabria


20/02/2019

I Pendolari di Trenitalia pretendono più rispetto.
Cancellazioni e ritardi all'ordine del giorno, mezzi obsoleti.


 Un comitato di pendolari, a margine delle problematiche emerse nello scorso weekend, ha diffuso il testo di una lettera aperta rivolta ai soggetti interessati ai quali si chiede maggiore attenzione e più cura per i servizi di trasporto fer-roviari sulla tratta Cosenza-Paola-Sapri e viceversa. «Si tratta di problemi che van-no affrontati e risolti una volta per tutte senza i soliti proclami e pro-messe lanciati in campagna elett-rale», scrivono i pendolari che si sono rivolti al nostro giornale», si è concluso un anno difficile ma anche il 2019 è cominciato sotto una cattiva stella. I maggiori disagi si verificano sulla tratta Reggio Cala-
bria-Cosenza via Paola e viceversa. Basta che un treno venga cancel-lato perché si crei un effetto domi-no con problemi immaginabili nelle stazioni di Paola e Cosenza (a causa dei treni in avaria nello scorso fine settimana gli addetti alla manutenzione di Trenitalia sono stati costretti a un tour de force per riparare i mezzi nel più breve tempo possibile: ndr). I vertici locali di Trenitalia si dicono sempre disponibili a risolvere le criticità, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Le soppressioni sono quotidiane, così come i ritardi accumulati da vari convogli, i mezzi in circolazione sono datati. E quelli nuovi più volte annuncia-
ti (dovrebbero entrare in funzione presto quattro Minuetti: ndr)?», sottolinea il comitato di pendola-
ri.
In altre parti d'Italia dove gli utenti devono sopportare disagi continui Trenitalia e la Regione ri-conoscono dei rimborsi, sconti, agevolazioni su abbonamenti: in Calabria ciò non avviene. «E dun-que», continua il comitato che lancia una proposta, «è giunto il mo-mento di invertire rotta da questo punto di vista. Sia l'assessore regionale ai Trasporti Roberto Musmanno che i vertici regionali del-le Fs devono fare un bagno di umiltà dando risposte che si attendono da anni». (fra.ros.)